Attende soccorsi per ore, muore in ospedale: choc nel catanzarese per la morte della piccola Carlotta

La piccola Carlotta ha atteso due ore per un'ambulanza da Soverato a Catanzaro. I genitori chiedono giustizia, la Procura indaga.

A cura di Redazione
30 luglio 2025 07:06
Attende soccorsi per ore, muore in ospedale: choc nel catanzarese per la morte della piccola Carlotta -
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Ambulanza in ritardo, muore a 12 anni: la Procura apre un’indagine

Carlotta La Croce, 12 anni, è morta dopo aver atteso oltre due ore il trasferimento in ambulanza dall’ospedale di Soverato a quello di Catanzaro. Il dramma è avvenuto nella serata di sabato 26 luglio. La Procura di Catanzaro ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità mediche.

A depositare una denuncia-querela è stato l’avvocato Arturo Bova, legale della famiglia, per fare luce su un caso che lascia sgomenta un’intera comunità. Carlotta era rientrata dalla Svizzera, dove vive con i genitori, per trascorrere l’estate ad Amaroni, il paese d’origine.

Secondo quanto contenuto nell’esposto, la bambina ha accusato un forte malore intorno alle 22, nei pressi delle giostre del paese: dolori dorsali, irradiati allo stomaco, e perdita della sensibilità alle gambe. I genitori l’hanno immediatamente portata all’ospedale di Soverato, dove sono state prestate le prime cure. I medici hanno disposto il trasferimento a Catanzaro per ulteriori accertamenti.

È a questo punto che si verifica il presunto ritardo: l’ambulanza da Maida, chiamata per il trasporto, impiega circa due ore per arrivare. I genitori si offrono più volte di far intervenire a proprie spese un mezzo privato, ma – secondo l’esposto – i sanitari non lo consentono. Anche un equipaggio del 118 che rientrava vuoto a Catanzaro si offre di fare il trasporto, ma anche in quel caso la richiesta viene respinta.

Arrivata finalmente all’ospedale di Catanzaro, Carlotta entra in crisi respiratoria, perde conoscenza e muore poco dopo il ricovero.

Il pubblico ministero Francesca Del Cogliano ha disposto l’autopsia, che sarà eseguita domani mattina alle 10 dalla dottoressa Isabella Aquila. Sarà presente anche la consulente di parte della famiglia, la dottoressa Katiuscia Bisogni.

L'obiettivo dei genitori, attraverso il proprio legale, è chiarire se un intervento più tempestivo avrebbe potuto salvare la vita della bambina. L’avvocato Bova sottolinea l’urgenza di comprendere perché sia stata attivata un’ambulanza così distante, mentre altre soluzioni erano disponibili.


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