All’Università della Calabria nasce un presidio di primo soccorso

Siglato un accordo con l’associazione di volontariato Gospa Odv: previsti interventi d’emergenza, supporto medico e infermieristico, trasporto disabili

A cura di Redazione
18 ottobre 2025 09:15
All’Università della Calabria nasce un presidio di primo soccorso - firma unical US
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RENDE L’Università della Calabria e l’associazione di volontariato Gospa Odv, attiva da anni nel territorio rendese con servizi di assistenza sociale e socio-sanitaria, hanno firmato un accordo di collaborazione volto a potenziare la tutela della salute e il benessere della comunità universitaria.

Grazie all’intesa, è stato attivato un presidio H12 di primo soccorso gestito da personale volontario qualificato e dotato di mezzi propri, ospitato nei cubi accanto al Centro universitario sportivo, all’ingresso del Campus. La struttura è in grado di fornire interventi immediati in caso di necessità, garantendo così un punto di riferimento sanitario per studenti, docenti e lavoratori.

L’associazione Gospa assicurerà inoltre una postazione sanitaria durante manifestazioni ed eventi universitari, con soccorritori abilitati al supporto 118 e, quando necessario, la presenza di medici o infermieri esperti nella gestione delle emergenze.

L’accordo prevede anche un servizio di trasporto dedicato alle persone con disabilità, effettuato con automezzi attrezzati per il trasporto sociale e sanitario. A questo si aggiunge la possibilità di usufruire, su prenotazione, di un servizio infermieristico per prelievi e prestazioni di base, attivo due giorni a settimana.

«L’Università della Calabria, con le sue decine di migliaia di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo – ha dichiarato il rettore Nicola Leone – costituisce una vera e propria città nella città. Avere un presidio sanitario interno significa garantire risposte rapide e competenti in caso di emergenze, migliorando la sicurezza complessiva del Campus».

Il rettore ha inoltre sottolineato come l’accordo contribuisca a costruire un modello di università sempre più inclusiva, capace di favorire la partecipazione alla vita accademica anche di studenti e lavoratori con esigenze particolari.

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