“Alleati per crescere”, a Cosenza il progetto che unisce scuola e famiglia
Forum Famiglie e AIMC insieme per rafforzare l’alleanza educativa: coinvolti l’IIS “Enzo Siciliano” di Bisignano e l’IC “Don Milani - Aprigliano” di Cosenza
COSENZA – Anche la Calabria accoglie “Alleati per crescere”, il progetto promosso dal Forum Nazionale delle Associazioni Familiari per rafforzare l’alleanza educativa tra scuola e famiglia. In provincia di Cosenza saranno protagonisti due istituti: l’IIS “Enzo Siciliano” di Bisignano, guidato dal dirigente scolastico Raffaele Carucci, e l’Istituto Comprensivo “Don Milani - Aprigliano” di Cosenza, diretto dalla dirigente Immacolata Cairo.
Entrambi gli istituti hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa, riconoscendone il valore culturale e pedagogico in un contesto sociale sempre più complesso e frammentato.
Il progetto prevede cinque incontri formativi rivolti a docenti e genitori, dedicati a temi di grande attualità come l’uso consapevole delle tecnologie, il benessere psicologico degli adolescenti, l’ascolto delle emozioni, il ruolo della comunità educante e la corresponsabilità educativa.
Gli incontri, coordinati dalla dott.ssa Silvana Sita, presidente AIMC Calabria, saranno condotti da esperti del mondo educativo e psicopedagogico, con un taglio pratico e interattivo. Obiettivo: fornire strumenti utili per rafforzare il patto educativo tra scuola e famiglia.
Momento culminante del percorso sarà la stesura di un nuovo Patto di Corresponsabilità, frutto del dialogo tra docenti, famiglie e dirigenti. Non un semplice documento burocratico, ma un impegno concreto che riconosce diritti, doveri e obiettivi comuni per accompagnare i ragazzi nella loro crescita.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Forum Famiglie Calabria, presieduto da Claudio Venditti, e AIMC Calabria, realtà da anni impegnate nella costruzione di una cultura educativa basata sul dialogo, la partecipazione e il senso di comunità.
“Alleati per crescere” non è solo un titolo, ma una visione concreta di scuola aperta e partecipata – sottolineano i promotori – perché solo unendo famiglie e insegnanti si può costruire davvero il futuro delle nuove generazioni.