Allarme salute a Crotone: livelli record di metalli pesanti nei pazienti oncologici, Tomaino: "Serve polo oncologico"
Tomaino (CONF.I.A.L.): “Ora servono verità, bonifica e un Polo Oncologico di eccellenza”
I risultati diffusi dal dottor Pasquale Montilla, oncologo e consulente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, gettano nuova luce sulla gravissima emergenza ambientale e sanitaria che interessa Crotone. Le analisi effettuate su diversi pazienti oncologici hanno rivelato la presenza di metalli pesanti e sostanze cancerogene in quantità fino a trenta volte superiori ai limiti consentiti. Un dato che conferma il forte impatto che l’inquinamento del suolo e dell’aria sta avendo sulla salute dei cittadini e che riporta al centro del dibattito l’eredità del passato industriale della città.
Di fronte a questa situazione, il segretario provinciale della CONF.I.A.L. di Crotone, Fabio Tomaino, ha lanciato un appello alla responsabilità delle istituzioni, chiedendo interventi immediati e concreti. “Non possiamo più restare in silenzio – ha dichiarato – i dati diffusi dal dottor Montilla non sono opinioni, ma prove scientifiche che raccontano una verità dolorosa. Crotone vive un dramma ambientale e sanitario che non può essere ignorato. Serve una presa di coscienza collettiva e il coraggio di agire.” Tomaino sottolinea che non esiste futuro senza salute e che la protezione della vita dei cittadini deve diventare la priorità assoluta di ogni programma politico e amministrativo. “Non si può parlare di sviluppo se il territorio è malato. Bonifiche, controlli e prevenzione devono essere al centro di ogni strategia di rilancio.
” Il rappresentante della CONF.I.A.L. ha ribadito la necessità di un piano straordinario di monitoraggio e bonifica dei siti contaminati, di una rete sanitaria efficiente e della creazione di un Polo Oncologico di Eccellenza a Crotone, capace di garantire diagnosi, cura e ricerca. “Il Polo Oncologico – spiega Tomaino – non sarebbe solo una risposta sanitaria, ma un simbolo di riscatto. Significherebbe restituire speranza a una comunità che ha dato tanto e ricevuto troppo poco.”
Tomaino chiama in causa anche ENI, chiedendo che assuma un ruolo attivo nel risanamento ambientale e sociale della città. “ENI non può limitarsi a osservare. Ha il dovere morale di contribuire al risanamento e di restituire a Crotone parte di ciò che questa terra le ha dato per decenni.” “La nostra battaglia – conclude Tomaino – è per la vita, per la salute e per il lavoro. Crotone merita verità, giustizia ambientale e un futuro fondato sulla dignità e sulla sicurezza dei suoi cittadini.”