Alla vigilia di Foggia-Crotone, Longo: «Contro Rossi gara speciale. Umiltà e ambizione i nostri valori»
Longo: “Con Rossi partita speciale. Nello zaino porteremo ambizione e umiltà, guai a sottovalutare il Foggia”

Il Crotone di Emilio Longo è in partenza dopo le 12 verso Foggia, con sei ore e un quarto di viaggio in pullman per una trasferta delicata contro una squadra che davanti al proprio pubblico cercherà riscatto e punti pesanti. In panchina ci sarà Delio Rossi, tecnico di lungo corso che Longo ha definito «un maestro e un innovatore già vent’anni fa».
«I numeri del Foggia vanno interpretati – ha spiegato Longo –. Dopo la sconfitta con il Catania hanno dimostrato solidità, subendo poco e mettendo in difficoltà chiunque. È una squadra ben allenata, da non sottovalutare. Per me è una partita particolare: con Rossi ho iniziato ad appassionarmi al calcio che mi piaceva».
Sui margini di miglioramento del Crotone, il tecnico ha sottolineato: «Siamo cresciuti molto rispetto all’anno scorso, anche nei parametri statistici. Ho utilizzato 23 giocatori: per me tanti sono titolari, anche chi non parte dall’inizio. Sto lavorando perché tutti si sentano protagonisti, non solo chi gioca 90 minuti. Il nostro progetto è il “noi”, non l’“io”».
«Il Foggia sa trasformarsi dal 3-5-2 offensivo al 5-3-2 difensivo. Dovremo avere pazienza e qualità, senza fretta. È una squadra che concede poco e ha attaccanti veloci in ripartenza. L’obiettivo è imporre gioco, restando equilibrati per tutti i 90 minuti».
Sul possibile ritorno di Carnelutti e Sandri, Longo ha spiegato che sono in ballottaggio con chi ha giocato la scorsa settimana e deciderà dopo la rifinitura. Per quanto riguarda l’infermeria, «solo Stronati è in dubbio per un virus intestinale, gli altri hanno recuperato».
Il tecnico ha messo in guardia dall’atmosfera del “Pino Zaccheria”: «L’ambiente è caldo e spingerà il Foggia. Guai a sottovalutare un avversario simile: servono sacrificio, pazienza e rispetto. L’umiltà sarà la chiave».
Per quanto riguarda il modulo, Longo ha aggiunto: «Con il 4-2-3-1 riusciamo spesso ad adattarci al loro centrocampo a tre. Non voglio sacrificare nessuno dei nostri tre attaccanti principali: sono troppo importanti per il nostro potenziale offensivo».
Infine, parlando della trasferta, il tecnico ha commentato: «Nello zaino porteremo ambizione e umiltà. Sono due facce della stessa medaglia: bisogna sentirsi piccoli per provare a diventare grandi. Il viaggio di sei ore e un quarto lo viviamo in modi diversi: musica, film, tecnologia, con qualche momento di condivisione nelle soste. È la metafora del nostro campionato: un viaggio che vogliamo fare tutti insieme».