Aggressione sul lungomare di Crotone, il sindaco: "Silenzio e indifferenza terreno fertile per la violenza"

Tre giovani di 19 anni, già noti alle forze dell’ordine, sono stati denunciati dalla Polizia di Crotone con l’accusa di essere i responsabili di una violenta aggressione avvenuta sabato scorso ai dann...

A cura di Redazione
16 giugno 2025 17:20
Aggressione sul lungomare di Crotone, il sindaco: "Silenzio e indifferenza terreno fertile per la violenza" -
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Tre giovani di 19 anni, già noti alle forze dell’ordine, sono stati denunciati dalla Polizia di Crotone con l’accusa di essere i responsabili di una violenta aggressione avvenuta sabato scorso ai danni di un 24enne. La vittima ha riportato ferite giudicate guaribili in 30 giorni.

L’episodio si è verificato in pieno centro [GUARDA QUI IL SERVIZIO VIDEO], di fronte a un locale affollato di avventori. La Questura ha evidenziato con preoccupazione come nessuno dei presenti sia intervenuto per fermare il pestaggio o abbia allertato le forze dell’ordine. “L’assenza di collaborazione da parte della cittadinanza ha reso particolarmente complessa l’attività investigativa,” ha sottolineato in una nota la Questura di Crotone, diretta da Renato Panvino. Gli elementi di reato acquisiti sono stati prontamente trasmessi alla Procura della Repubblica.

La gravità dell’accaduto ha spinto il sindaco ad esprimere la sua profonda amarezza: “una gravissima aggressione che ci amareggia e che non ci può lasciare indifferenti“. Il primo cittadino ha ringraziato la Polizia di Stato per il “tempestivo intervento e per la professionalità dimostrata nelle indagini”, sottolineando come la loro presenza costante sia “garanzia di sicurezza e legalità per la nostra città”.

Tuttavia, il sindaco non ha nascosto la sua “profonda preoccupazione per il fatto che nessuno abbia voluto collaborare o testimoniare quanto accaduto”. Ha lanciato un forte appello alla comunità: “Il silenzio e l’indifferenza sono terreno fertile per chi compie atti di violenza. Collaborare con le forze dell’ordine è un dovere civico che ci riguarda tutti”. L’invito è a “non voltarsi dall’altra parte”, ricordando che “la sicurezza è un bene collettivo e solo con la partecipazione attiva di tutti possiamo costruire una comunità più forte, giusta e solidale.”

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