Aggressione a Ernesto Ioppoli, il consigliere rompe il silenzio: «La parola finale spetterà alla giustizia»
Ioppoli difende la denuncia contro il sindaco: un gesto per insegnare ai figli il valore della dignità e della legalità
La vicenda dell'aggressione subita dal consigliere comunale Ernesto Ioppoli, per la quale il Sindaco, dopo aver presentato scuse e dimissioni (poi ritirate), è finito sotto i riflettori delle indagini, torna al centro del dibattito. Mentre la Questura prosegue gli accertamenti, Ioppoli rompe il silenzio con un comunicato stampa in cui difende la sua scelta di denunciare e commenta gli sviluppi investigativi.
Secondo quanto riportato in un articolo di stampa citato da Ioppoli, le indagini condotte dal Sostituto Procuratore Umberto Iurlaro, pur registrando testimonianze divergenti sull'esatta dinamica, avrebbero ravvisato il reato di percosse. L'episodio farebbe riferimento a "colpi sulle spalle...e un calcio al fianco sinistro" che sarebbero seguiti a una frase rivolta da Ioppoli al primo cittadino.
Nel suo comunicato, Ioppoli pone l'accento sulla motivazione etica della sua azione, indipendentemente dalle conseguenze personali: "Ciò che mi ha spinto a denunciare... è la volontà di voler dare ai miei figli un insegnamento... non si deve in alcun modo essere omertosi accettando cose ed atti che riteniamo assolutamente lesivi della nostra dignità!"
Il consigliere esprime anche amarezza per il deterioramento dei rapporti, in particolare con il Sindaco, che definisce "amico prima, al punto da chiedermi di testimoniare in suo favore in un Procedimento penale", ma che ora non lo sarebbe più "solo perché ho osato denunciare pubblicamente".
Ioppoli ricostruisce il contesto che ha portato all'aggressione. La sua frase, che ha innescato la reazione del Sindaco, sarebbe stata la conseguenza di una ripetuta "interruzione energica" del primo cittadino che gli impediva di continuare ad argomentare. Questa interruzione sarebbe stata giustificata dal Sindaco con la presunta "impossibilità [di Ioppoli] a rappresentare il quartiere" a causa della "esiguità dei voti" ottenuti alle scorse amministrative.
Il consigliere precisa: "Questa 'interruzione energica' sia stata fatta non in modo cordiale e colloquiale, ma condita da una serie di termini che definirei, a dir poco, coloriti ed...energi."
Riguardo i colpi subiti, Ioppoli ribadisce la sua versione, specificando di essersi istintivamente girato di spalle per "evitare di essere colpito in viso". Nonostante il forte turbamento e il danno morale subito, Ioppoli dichiara di aver ripreso immediatamente il suo compito di insegnante.
Il comunicato si chiude con un appello a chiudere la discussione mediatica e sui social media. Ioppoli chiede che la vicenda abbia il suo "seguito nelle sedi opportune", accusando i supporters di tentare di mescolare la questione giudiziaria con la campagna elettorale in un "assurdo tentativo di rivoltare la frittata". La parola definitiva, insomma, spetterà ora alla giustizia.