Affitta casa a stranieri irregolari in condizioni fatiscenti: una denuncia e un sequestro a Corigliano Rossano
Operazione dei Carabinieri contro il favoreggiamento della permanenza clandestina: notificati 12 provvedimenti di espulsione
Nelle prime ore di ieri mattina i Carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, con il supporto delle Compagnie di Cassano all’Ionio, Castrovillari e San Marco Argentano, hanno eseguito un servizio straordinario finalizzato a contrastare il fenomeno del favoreggiamento della permanenza clandestina degli stranieri e le violazioni connesse alla concessione di immobili a cittadini irregolari. L’attività è coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, guidata dal Procuratore Capo Alessandro D’Alessio.
L’operazione ha portato alla denuncia di un 77enne del posto e al sequestro preventivo di un’unità immobiliare situata nell’area urbana di Fabrizio. Secondo quanto accertato, l’edificio era locato a extracomunitari privi di permesso di soggiorno, costretti a vivere in condizioni igienico-sanitarie precarie, in ambienti fatiscenti e sovraffollati.
Il fenomeno, spiegano gli investigatori, è particolarmente diffuso in questo periodo dell’anno, quando l’arrivo di lavoratori stagionali aumenta nella Piana di Sibari. L’esigenza di alloggi favorisce situazioni in cui abitazioni vuote vengono concesse illegalmente, generando contesti abitativi non idonei e potenzialmente pericolosi per la salute.
Nel corso dei controlli i militari hanno notificato sei decreti di espulsione emessi dal Prefetto di Cosenza e altri sei ordini del Questore di lasciare il territorio nazionale entro sette giorni. Tutti gli iter amministrativi sono stati curati dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Cosenza.
Le attività proseguiranno nelle prossime settimane, nell’ambito dell’impegno dell’Arma volto a contrastare lo sfruttamento delle condizioni di indigenza degli stranieri irregolari e a garantire sicurezza e legalità sul territorio.
La notizia è diffusa nel rispetto della presunzione di innocenza dell’indagato, la cui eventuale responsabilità penale potrà essere accertata solo attraverso una sentenza irrevocabile.