Acri - Foto sul web creano allarme, l’Asp: «Non è il reparto di Medicina»

La direttrice sanitaria Bernardi: «Non conosciamo le modalità con cui qualcuno sia riuscito a introdursi in quell’area»

A cura di Redazione
14 novembre 2025 15:45
Acri - Foto sul web creano allarme, l’Asp: «Non è il reparto di Medicina» -
Condividi

Corigliano-Rossano - Negli ultimi giorni alcuni contenuti apparsi sul web hanno provocato preoccupazione tra i residenti della comunità di Acri. Si tratta delle immagini del Presidio ospedaliero "Beato Angelo". Sulla vicenda è intervunata l'Asp di Cosenza con un comunicato «La circolazione di scatti privi di un’adeguata spiegazione - si legge nella nota - rischia di generare timori infondati e di ledere la reputazione di chi opera con serietà. Per questo motivo è utile richiamare tutti a un atteggiamento prudente, soprattutto quando si trattano argomenti che coinvolgono strutture pubbliche e persone che vi lavorano ogni giorno». Secondo quanto riferito dall'Asp le fotografie riguardano una parte dell’ala vecchia, chiusa al pubblico da anni. Si tratta di stanze non operative in cui sono presenti oggetti e attrezzature superate. La direttrice sanitaria dello spoke di Corigliano- Rossano - Acri, Maria Pompei Bernardi, chiarisce: «Le immagini non riguardano il reparto di Medicina. Mostrano una zona al terzo piano, non accessibile ai cittadini e chiusa da tempo. In quelle stanze sono rimasti materiali che devono essere eliminati». Bernardi aggiunge che la procedura per lo smaltimento è stata avviata mesi fa ed è in corso. Sul tema dell’accesso, la direttrice precisa: «Per entrare servono le chiavi dell’ufficio tecnico. Non conosciamo le modalità con cui qualcuno sia riuscito a introdursi in quell’area». Interviene anche la direttrice dell’unità operativa di Medicina, Maria Ferraro, che chiarisce l’aspetto centrale: «Il reparto è stato trasferito nell’ex zona dedicata ai pazienti Covid, ristrutturata e attrezzata. Qui ci sono letti moderni, comandi automatici e camere con servizi interni». Ferraro ricorda che la sistemazione è attiva da prima dell’estate e che lo spazio storico sarà rinnovato grazie a fondi già previsti. La direttrice descrive gli effetti del nuovo assetto: «Le camere sono più ampie, i percorsi sono ordinati e gli ascensori facilitano gli spostamenti. Una donazione recente ha permesso di installare televisori nelle stanze». Ferraro illustra anche l’organizzazione quotidiana: «Si entra da un unico punto e il personale indirizza le persone secondo la necessità. Ogni spazio è utilizzato e non ci sono zone vuote». L’attività dell’unità operativa è documentata dai numeri: «Ogni anno assistiamo quasi mille persone tra degenza e day hospital. Offriamo visite internistiche, diabetologiche, cardiologiche e vari esami diagnostici». Ferraro aggiunge che la dotazione strumentale è completa: «Abbiamo ecografi multidisciplinari e ciò che serve per lavorare in modo corretto. L’Azienda ha fornito quanto richiesto».

Segui CalabriaOk