Acque campionate fuorilegge: due punti critici sulle coste crotonesi
Nessuna novità positiva in Calabria dove il 58% dei punti esaminati tramite campione da Goletta Verde presso le coste è oltre i limiti di legge: è il dato emerso dai dati del monitoraggio di Legambien...

Nessuna novità positiva in Calabria dove il 58% dei punti esaminati tramite campione da Goletta Verde presso le coste è oltre i limiti di legge: è il dato emerso dai dati del monitoraggio di Legambiente.
I dati sono stati presentati ieri mattina in occasione dell’ultima giornata di tappa di Goletta Verde a Crotone, presso la Lega Navale Italiana in un incontro moderato dal giornalista Antonio Anastasi, e tenuto da Anna Parretta, presidente regionale, Rosaria Vazzano presidente Circolo Legambiente Crotone. I dati provengono dai campionamenti effettuati tra il 28 giugno e il 17 luglio e hanno monitorato le acque di ventiquattro punti: diciassette in punti critici come foci di fiumi, canali, scarichi, fiumare, e i restanti sette in mare.
Nella provincia di Crotone due punti su tre sono risultati fortemente inquinati, la foce del fiume Esaro a Crotone e il punto presso la Foce del canale nella Spiaggia a destra del Castello di Le Castella;
Nella provincia di Cosenza sono 7 i punti campionati, di cui 1 fortemente inquinato, la foce del torrente Colognati a Marina di Rossano; tre nella provincia di Catanzaro, di cui 1 fortemente inquinato, la spiaggia presso la foce del Corace sulla Via Lungomare Stefano Pugliese a Catanzaro Lido e un punto inquinato tra Montepaone Lido e Soverato, la foce del fosso Beltrame; 6 nella provincia di Reggio, di cui 4 fortemente inquinati, la foce del fiume Petrace a Gioia Tauro, la foce del Torrente Sfallasà presso il campo sportivo a Bagnara Calabra, la foce del torrente Annunziata nei pressi del lido comunale di Reggio, lo sbocco Fiumara Sant’Elia a Montebello Jonico; Vibo fa l’en plein con i 5 punti campionati tutti fortemente inquinati: la foce fiume Angitola a Pizzo, la foce Trainiti a Vibo, foce del torrente Murria a Briatico, foce del torrente Ruffa a Ricadi e foce del canale sulla spiaggia di Coccorino a Marina di Nicotera.
“Il quadro che emerge è, ancora una volta, poco rassicurante – afferma Anna Parretta, presidente Legambiente Calabria –. Come sempre sono le foci dei fiumi che presentano le maggiori criticità. Persistono punti fortemente inquinati. La regione ha attivato alcuni processi sia per efficientare i sistemi di depurazione sia in un’ottica di controllo sugli scarichi illegali, sui quali diamo un giudizio positivo, ma è indispensabile agire con celerità e con maggiore determinazione a tutela del nostro mare, degli ecosistemi e della salute dei cittadini oltre che dell’economia“.