A Crotone la musica del quartetto d'archi del Teatro della Scala

Crotone ha ospitato il quartetto d’archi del teatro Alla Scala di Milano – composto da Francesco Manara e Daniele Pascoletti (violino), Simonide Braconi (viola) e Massimo Polidori (violoncello) – all’...

A cura di Redazione
30 ottobre 2023 20:30
A Crotone la musica del quartetto d'archi del Teatro della Scala -
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Crotone ha ospitato il quartetto d’archi del teatro Alla Scala di Milano – composto da Francesco Manara e Daniele Pascoletti (violino), Simonide Braconi (viola) e Massimo Polidori (violoncello) – all’interno della 43esima stagione concertistica “L’Hera della Magna Graecia”, organizzata alla sala Raimondi dalla società Beethoven Acam.

Un concerto in due parti: nella prima i maestri hanno eseguito il Quartetto per archi in Do min. d. 703 “Quartettsatz” – Allegro assai / Andante di Schubert, ed il Quartetto per archi in Sol magg. – OP. 18 N. 2 – Allegro – Adagio cantabile – Scherzo. Allegro – Allegro molto, quasi Presto, di Beethoven. Nella seconda parte, invece, si è trasformato in un quintetto, con il sassofonista Mario Marzi, proponendo alcuni brani da “C’era una volta in America”

Quartetto d’archi del teatro Alla Scala
Ha scritto di loro il M. Riccardo Muti: “…Quartetto di rara eccellenza tecnica e musicale… la bellezza del suono e la preziosa cantabilità, propria di chi ha grande dimestichezza anche con il mondo dell’opera, ne fanno un gruppo da ascoltare con particolare gioia ed emozione”. Nel 2011 il loro disco dedicato al piano quintetti di Brahms e Schumann registrato per la Decca è stato recensito 5 stelle cd Amadeus dalla omonima rivista.

Nel 2012, in seguito alla loro tournée sudamericana, ricevono il premio della critica come miglior gruppo da camera straniero. Hanno inciso per l’etichetta DAD, Fone’, per la rivista musicale Amadeus, per il giornale “La Provincia” di Cremona, dove hanno suonato i preziosi strumenti del museo e per Radio 3.
L’esibizione del Quartetto d’Archi della Scala rappresenta un evento unico e straordinario, un’occasione imperdibile non solo per gli amanti della musica da camera, ma anche per i semplici appassionati di musica classica. La prima formazione del Quartetto d’ archi della
Scala è storica e risale al 1953.

Francesco Manara e Daniele Pascoletti (violino), Simonide Braconi (viola) e Massimo Polidori (violoncello) – già vincitori di Concorsi solistici internazionali e prime parti dell’Orchestra del Teatro –

decisero nel 2001 di dare nuova vita a questa prestigiosa formazione, sviluppando le proprie affinità musicali, già consolidate all’interno dell’Orchestra, ed elevandole nella massima espressione cameristica che è il quartetto d’archi. Avviarono quindi un importante discorso musicale cameristico seguendo l’esempio delle più grandi orchestre del mondo. Numerosi i loro concerti per alcune tra le più prestigiose Associazioni concertistiche in Italia (Musicalnsieme a Bologna, Serate Musicali, Società dei concerti e stagione “Cantelli” a Milano, Associazione Scarlatti a Napoli, Sagra Malatestiana a Rimini, Festival delle Nazioni a Città di Castello, Settimane musicali di Stresa, Asolo musica, Estate Musicale a Portoguaro, Teatro La Fenice e Malibran a Venezia, Ravenna Festival, Amici della musica di Palermo, Teatro Bellini a Catania, Stagione del Teatro alla Scala, Teatro Sociale a Como ecc.) e all’estero (Brasile, Perù, Argentina, Uruguay, Giappone, Stati Uniti, Croazia, Germania, Francia, Spagna, Austria, Grecia
есс.).

Hanno collaborato con pianisti del calibro di Bruno Canino, Jeffrey Swann, Angela Hewitt, Paolo Restani e Bruno Campanella oltre ad artisti del calibro di E. Pahud, E. Dindo ed il tenore J. Carreras.

Numerose le loro prime esecuzioni di compositori contemporanei quali Boccadoro, Campogrande, Francesconi, Digesu, Betta e Vlad. Nel 2008 fanno il loro esordio, con un concerto, al prestigioso Mozarteum di Salisburgo e nello stesso anno ricevono il premio “Città di Como” per i loro impegni artistici.

Mario Marzi
Diplomato in saxofono presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro sotto la guida del M° Federico Mondelci, si è successivamente perfezionato al conservatorio di Bordeaux con il M° J.M. Londeix ottenendo alla fine degli studi il prestigioso
“Premièr Prix et Medaille d’Or a l’unanimité” (10/10 con lode).
Ha abbandonato la cittadinanza italiana in favore di quella sammarinese. Vincitore di Concorsi nazionali ed internazionali, tra cui il Primo Premio Assoluto al prestigioso “VIII Premio Ancona” (M° G. Petrassi, Presidente della Giuria) riservato agli strumenti a fiato, ha collaborato come orchestrale aggiunto con le più prestigiose orchestre sinfoniche tra le quali: RAI di Torino, Accademia nazionale di Santa Cecilia, Arena di Verona, Teatro Comunale di Firenze, Teatro lirico di Cagliari, Filarmonici di Torino, Sinfonica di San Remo, Internaz. D’Italia, Milano Sinfonietta, orch.della Svizzera Italiana, Sinfonica di Caracas, orch. da camera di Bologna, Solisti insieme, Teatro alla Fenice di Venezia.
Di particolare rilievo la sua ventennale collaborazione come orchestrale aggiunto con il “Teatro dello Scala” di Milano e con l’orchestra Filarmonica dello Scala, sotto la direzione dei più grandi Maestri contemporanei, fra i quali: C.M.Giulini, W. Sawallisch,
G. Prètre, L.Maazel, L.Berio, M.W.Chung, G.Gavazzeni, R.F.De
Burgos, S.Bychkov, G.Sinopoli, W.Weller, G.Dudamel, R.Chailly.
C.Abbado. Più volte scelto dal M° Riccardo Muti in seno alla compagine scaligera per soli orchestrali, è stato allo stesso modo invitato dal M° Zubin Mehta per le tournée dell’orchestra del
Maggio Musicale Fiorentino.

Numerose le partecipazioni, in seno a compagini orchestrali, ai maggiori Festival musicali internazionali: Festival di Salisburgo, Atene, Madrid, San Pietroburgo, Città del Messico, Biennale di Venezia, Settembre Musica, La Scala di Milano, Accademia
Filarmonica di Roma, Ravenna Festival ecc.
Molteplici sono anche le sue esibizioni come orchestrale aggiunto nelle più prestigiose sale e teatri, quali la Carnegie Hall di New York, Suntory Hall di Tokyo, Gewandhaus di Lipsia, Schauspielhaus di Berlino, ed inoltre a Parigi, Vienna, Bruxelles, Londra, Atene, Montecarlo, Barcellona, Sarajevo, Bilbao, Varsavia, Mosca, Osaka, Seoul, Hong Kong, Ginevra, Oporto, Budapest, Beirut, Melbourne, Lisbona, Monaco, Caracas, Los Angeles, Pechino ecc. Si è dedicato con particolare impegno alla letteratura musicale del primo ‘900, a lui sono dedicate alcune preziose partiture destinate al sassofono contemporaneo.

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