A Crotone la Festa dell’Architettura e dell’Arte 2025

Due giorni di confronto su città resilienti, bioarchitettura e rigenerazione urbana.

A cura di Redazione
22 dicembre 2025 18:00
A Crotone la Festa dell’Architettura e dell’Arte 2025 -
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Crotone - Si è svolta a Crotone il 20 e 21 dicembre 2025 la Festa dell’Architettura e dell’Arte 2025, promossa dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Crotone e dalla Fondazione Architetti Crotone, in occasione dei 30 anni di attività della Fondazione (1995–2025) dell’Ordine stesso.

L’iniziativa, inserita nel calendario nazionale della Festa dell’Architettura e dell’Arte giunta alla quinta edizione, ha avuto luogo presso la Sala Polifunzionale ”FABBRICA, posta nel cuore della città di Crotone, scelta proprio per la sua posizione, in un’area di particolare fragilità e complessità urbanistica e geomorfologica. Un importante momento di confronto culturale e professionale sui temi della trasformazione urbana, della sostenibilità ambientale e della resilienza delle città contemporanee.

Le città resilienti tra vulnerabilità e rigenerazione

Il tema centrale dell’edizione 2025, “Le città resilienti: resilienti Crotone – Cityscape. Tra vulnerabilità e rigenerazione”, ha guidato due giornate dense di contributi, talk e momenti di dialogo aperti a professionisti, studiosi, amministratori e cittadini.

La prima giornata, sabato 20 dicembre, si è aperta con i saluti istituzionali del Presidente dell’OAPPC Crotone Giovanni Gentile, del Presidente della Fondazione Architetti Crotone Francesco Livadoti, del Segretario Alessandro Formaro e della Presidente del Dipartimento Formazione Mariella Lucente. A seguire, l’inaugurazione della mostra “La Città Osmotica – Città Spugna”, a cura dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, con l’intervento della Presidente Nazionale Anna Carulli e della Vicepresidente OAPPC, anche membro dell’Ufficio di Presidenza INBAR e coordinatrice della Sezione di Crotone l’arch. Elisabetta Dominijanni, che è poi intervenuta sviluppando l’argomento dal titolo ”Dalla Bioarchitettura alla Biourbanistica: il ritorno al futuro”, centrando il tema sulla città di Crotone e sul suo rapporto con i corsi d’acqua.

La città osmotica e l’acqua come risorsa

Nel corso degli interventi del tavolo INBAR, Anna Carulli ha illustrato il concetto di Città Osmotica, sottolineando la necessità di superare la logica emergenziale nella gestione dell’acqua e trasformarla in una risorsa strutturale per il progetto urbano, attraverso soluzioni basate sulla natura, spazi permeabili, su tetti verdi e infrastrutture ecologiche.

I contributi tecnici hanno proposto una visione integrata di bioarchitettura, capace di coniugare qualità dell’abitare, adattamento climatico e servizi ecosistemici, offrendo spunti concreti per affrontare le fragilità dei territori mediterranei. Ad aprire la sequenza delle relazioni è stata l’Architetta Anna Carulli, Presidente dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura. La visione di Bioarchitettura: Mediterraneo che cambia e respira, tra cielo e mare. A seguire l’architetto Giò Dardano, Consigliere Nazionale INBAR con il tema abitare i margini: Bioarchitettura dei suoli e delle acque, Pier Luigi Carcerano, Presidente della Commissione Comunicazione ed editoria dell’istituto, la sua relazione dal tema: “Quando l’innovazione scende sotto la pelle: confort, prestazioni, responsabilità dell’abitare, ha previsto anche la presentazione di un caso studio Zibo Boundary Zone. Ha concluso la giornata l’architetto Giovanni Fiamingo, responsabile dello studio di progettazione NextBuild studio, parlando delle “Figure della continuità fra terra e acqua”.

La giornata di domenica, moderata dall’architetta Ivana La Croce, Presidente Dipartimento Giovani OAPPC Crotone e Antonio Greco, Presidente del Dipartimento Cultura OAPPC Crotone, si è aperta con i saluti istituzionali delle autorità e dei rappresentanti degli Ordini professionali e delle istituzioni regionali e nazionali a seguire si sono svolti gli interventi ed i talk previsti con gli esperti, accademici e rappresentanti del mondo della progettazione e della sostenibilità.

Istituzioni, professione e politiche urbane

Alla manifestazione hanno preso parte anche rappresentanti delle istituzioni. L’onorevole Elisabetta Barbuto, Consigliera regionale, ha sottolineato l’importanza di iniziative che mettono in relazione progettazione, sostenibilità e politiche pubbliche. Presente sia alla prima che alla seconda giornata anche l’assessore all’Urbanistica del Comune di Crotone Giovanni Greco, che ha partecipato anche alla tavola rotonda ribadendo l’attenzione dell’Amministrazione comunale per i temi proposti dall’Ordine, ritenuti centrali e di grande attualità per il contesto urbano crotonese.

Nel dibattito è intervenuto Alessandro Panci, Presidente emerito dell’Ordine degli Architetti di Roma, che ha richiamato il forte impegno degli Ordini professionali a livello nazionale per l’approvazione di una Legge nazionale sulla rigenerazione urbana, ricordando il lavoro svolto anche attraverso la presentazione di emendamenti in Senato, a sostegno della qualità del progetto e dell’interesse pubblico.

Ricerca, Mediterraneo e rigenerazione adattiva

Nella pluralità di visioni si sono succeduti i contributi scientifici, a cominciare da quello della Professoressa Consuelo Nava, Ordinaria della Facoltà di Architettura dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che ha illustrato il progetto “REKAP Coast”, avviato con ANCE Regionale e sviluppato anche sul territorio di Crotone. Il progetto propone linee guida per la rigenerazione urbana adattiva delle città costiere, in risposta agli scenari di vulnerabilità climatica che interessano il territorio crotonese, proseguendo con il contributo video arrivato dall’architetto Alfonso Femia, che salutando i presenti ha richiamato le iniziative sviluppate all’interno del progetto “Mediterranei Invisibili”, in collaborazione con lo studio internazionale 500×100 e l’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria, sottolineando altresì il valore delle reti culturali e professionali nel Mediterraneo.

Il laboratorio di Mario Cucinella e Antica Kroton

Grande interesse ha suscitato il lavoro coordinato dall’architetto Mario Cucinella, sviluppato attraverso il laboratorio della Fondazione SOS – School of Sustainability, realizzato nell’ambito del programma Antica Kroton. I risultati del percorso sono stati presentati dai professionisti Vincenzo Ierardi, Andrea Miele, Antonella Codispoti e Margherita Perri che hanno illustrato il master plan realizzato nel laboratorio. L’architetta Perri ha inoltre illustrato una progettazione specifica sul fiume Esaro di Crotone, che propone la riqualificazione del corso d’acqua come infrastruttura ecologica e urbana, elemento di connessione tra città, paesaggio e sistemi naturali, in coerenza con i temi della resilienza climatica e della rigenerazione urbana.

La tavola rotonda

Anna Carulli, Pier Luigi Carcerano, Giò Dardano, Elisabetta Dominijanni, Giovanni Fiamingo e Giovanni Greco hanno dato vita alla tavola rotonda che, partendo dalle domande poste dal dipartimento giovani e rappresentate da Ivana La Croce e Antonio Greco, ha fatto emergere i diversi punti di vista sulla visione delle città. La tavola è stata ricca di spunti ed il confronto è stato vero ed appassionato. In conclusione, si può sintetizzare che avere idee diverse non deve destare preoccupazione ma deve servire ad analizzare ed anticipare gli eventi con competenza e preparazione da parte di tutti gli attori, ascoltando il territorio e la sua storia tutta, senza limitarsi a quella antica.

Un momento di riconoscimento e identità

A conclusione della manifestazione si è svolta la cerimonia di consegna dei riconoscimenti ai colleghi che hanno raggiunto i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nonché a coloro che sono entrati di diritto tra i “Senatori”, con 30 e più anni di attività professionale. Un momento particolarmente sentito, che ha celebrato l’impegno e la continuità di tante generazioni di architetti.

Un passaggio simbolico che ha assunto un valore ancora più significativo nel contesto dei 30 anni di attività dell’Ordine degli Architetti di Crotone, anniversario celebrato nel corso di questi mesi e testimone di una storia fatta di responsabilità istituzionale, cultura del progetto e attenzione costante alla città

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