25 novembre, Emilio Longo: “Il rispetto è l’unica strada per combattere la violenza sulle donne”

Il tecnico del Crotone richiama il valore delle azioni oltre i simboli: “La fascia rossa è importante, ma il cambiamento nasce da come viviamo e dialoghiamo ogni giorno”

A cura di Redazione
20 novembre 2025 11:55
25 novembre, Emilio Longo: “Il rispetto è l’unica strada per combattere la violenza sulle donne” -
Condividi

Nel weekend dedicato alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, anche la Serie C lancia un segnale forte. Su tutti i campi, i capitani scenderanno in campo con una fascia rossa al braccio, un gesto pensato per ricordare che lo sport può e deve farsi portatore di messaggi sociali, soprattutto quando si parla di diritti e tutela delle persone.

A Cerignola, domani sera, non farà eccezione il confronto fra Cerignola e Crotone. Un calcio d’inizio preceduto dal silenzio e dal colore acceso della fascia, che vuole rompere un altro silenzio: quello delle troppe donne che ancora subiscono violenze.

Il tecnico del Crotone, Emilio Longo, ha voluto legare il valore dell’iniziativa a un concetto chiave, che per lui è la base di ogni relazione umana. “Il messaggio si riassume in una parola: rispetto,” ha detto in conferenza stampa stamane presentando Audace Cerignola-Crotone, spiegando come la ricorrenza debba diventare un’occasione per riflettere sull’importanza di un cambiamento. “Credo che per poter avere un mondo migliore bisogna rispettare l’altro, a prescindere dal suo sesso.”

Longo non si è limitato al simbolo, ma ha voluto far capire la coerenza che deve esserci tra parole e comportamenti. “La cosa più importante è che si dovrebbe fare tutti quanti, più che parlare, testimoniare nel modo in cui si vive, in cui si dialoga e in cui si interagisce con gli altri. Solo così si riuscirà a concretizzare una vera capacità di rispettare gli altri.”

Il tecnico ha poi affrontato con naturalezza un passaggio linguistico nato durante la nostra domanda. “Dire ‘la nostra donna’ diventa un po’ difficile, è un modo sbagliato di esprimersi.” Un chiarimento utile per ribadire che il rispetto passa anche dal linguaggio, ma soprattutto dalle azioni. “Più che le parole, bisognerebbe elevare davvero la parola ‘rispetto’ e concretizzarla fattivamente in quello che si fa.”

Domani sera, quindi, al Monterisi, la fascia rossa sul braccio dei capitani sarà il primo messaggio. Il secondo, forse ancora più importante, sarà quello che Longo chiede a tutti: trasformare quel colore in comportamenti quotidiani.

Danilo Ruberto

Segui CalabriaOk